Gli impianti e le apparecchiature elettriche nei cantieri edili hanno, nel tempo, maggiore eventualità di incorrere alle sollecitazioni dovute ai fattori ambientali e a quelle meccaniche, che ne possono compromettere integrità e funzionamento. I cantieri anche al di fuori degli impianti sono un ambiente di lavoro che presenta moltissimi rischi; durante la giornata lavorativa vengono attuate contemporaneamente numerose attività che richiedono la manovra di materiali pesanti, spesso con caratteristiche contundenti, perforanti o affilate, vengono utilizzate macchine da lavoro di ingombro eccezionale e diversi lavoratori si avvicendano su attività differenti nello stesso momento.

I lavoratori del settore vengono formati per avere particolare consapevolezza dei rischi legati al loro ambiente di lavoro, che è adeguatamente normato per prevenire i rischi e ridurli al minimo. Oltre a tutti i fondamentali DPI, la segnaletica, le buone norme negli spostamenti dei lavoratori, dei materiali e dei mezzi è di estrema importanza la regolamentazione nell’installazione e utilizzo degli impianti elettrici.

Come già accennato, i rischi possono provenire dalla perdita di integrità dei componenti dell’impianto, dovuta a sollecitazioni ambientali o meccaniche. Perciò il lavoratore dovrà essere formato, per limitare i rischi per sé stesso e per i colleghi, al corretto utilizzo degli impianti ma anche a compiere quelle azioni atte a evitare o limitare l’usura dei componenti degli impianti. E certamente a riconoscere, evitare e segnalare ai responsabili preposti un eventuale componente dall’integrità compromessa.

I danni all’integrità dei componenti si possono suddividere in alcune macro categorie, con i loro rischi direttamente associabili, e sono:

  • protezioni danneggiate, con rischio di contatto diretto e ustioni;
  • protezioni mancanti, con rischio di contatto diretto, malfunzionamenti (corto circuito, effetto tracking);
  • cavi danneggiati, con rischio di contatto diretto e indiretto, e rischio di cortocircuito;
  • conduttori di protezione tagliati/strappati, con rischio di contatto indiretto.

Altri rischi possono provenire dalle modifiche non conformi alle apparecchiature, eseguite da lavoratori non propriamente sensibilizzati o formati, come ad esempio l’installazione di magnetotermici o fusibili di taglia troppo alta, che non sganciano in caso di guasti dell’impianto di terra o altro.

I rischi possono inoltre provenire dall’impiego, in primo luogo, di materiale elettrico non idoneo all’uso nei cantieri. È importante che ogni componente risponda a determinati requisiti, di seguito elencati per ogni componente:

  • Gli apparecchi di illuminazione devono avere adeguato grado di protezione contro l’ingresso di corpi solidi e acqua, resistenza a urti e vibrazioni, protezione della lampada che ne garantisca stabilità;
  • I quadri elettrici devono essere esplicitamente targati con riferimento alle norme di prodotto per i quadri da cantiere, devono avere adeguato grado di protezione contro l’ingresso di corpi solidi e acqua, resistenza agli urti e vibrazioni, al riscaldamento, ai dispositivi di collegamento conduttori, alla corrosione;
  • I cavi volanti, come le prolunghe, devono presentare flessibilità anche alle basse temperature, adeguata resistenza meccanica e all’abrasione;
  • Prese e spine devono avere attacco di tipo industriale, connesse direttamente o tramite adattatore su quadro o su avvolgicavo (anch’esso di tipo industriale).

L’impianto del cantiere deve essere accompagnato dalla documentazione tecnica che ne certifica la regolarità, nel dettaglio questa è composta dalla Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte e dalla relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini delle strutture metalliche. Ogni intervento sull’impianto di un cantiere (trasformazione, ampliamento o manutenzione straordinaria) deve essere effettuato da un’impresa abilitata.

Successivamente all’installazione, è prevista una gestione per la quale l’impianto verrà verificato una prima volta e a seguire con una cadenza periodica biennale. La verifica iniziale deve essere eseguita prima della consegna e messa in servizio dell’impianto elettrico, e può essere eseguita dall’installatore. Le verifiche di legge devono essere eseguite da ASL, ARPA o da un organismo ispettivo privato abilitato, e le documentazioni con gli esiti dovranno essere rese disponibili dal datore di lavoro che avrà anche il compito di presentare suddetta documentazione allo sportello unico per le attività produttive del comune di sede, oppure all’INAIL e all’ATS territorialmente competenti.